A proposito di Rosario e comunità pastorale
Quand′ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro? Gli rispose: Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene. Gli disse: Pasci i miei agnelli.
Quanto descritto da Giovanni alla fine del suo Vangelo è uno dei momenti più incredibili della rivelazione di Gesù e di Dio.
Dopo che i suoi discepoli avevano promesso che non lo avrebbero abbandonato e non lo avrebbero lasciato, sappiamo bene come non solo Giuda, ma anche Pietro rinnegò Gesù e che gli altri lo abbandonano.
Eppure a degli amici così Gesù chiede se gli vogliono bene.
Ma come si fa? Se un amico mi tradisce o mi lascia solo nel momento del bisogno, se va bene, non gli rivolgo più la parola. Quante divisioni tra noi, divisioni dolorose, sofferte e prolungate sono dovute a debolezze e limiti dell′altro? Eppure guardate come agisce Gesù! In questo gesto di perdono, Gesù ci mostra il volto misericordioso del Padre. Non serba rancore, non rimprovera, non castiga i suoi amici, ma ripristina in modo unico, il rapporto d′amicizia con loro. Solo Dio può essere così.
Io, ciascuno di noi che legge queste parole, è quel discepolo che ha rinnegato e abbandonato Gesù. E ognuno di noi può vivere la stessa esperienza di misericordia, di perdono e di amore.
Nella nostra comunità quando i fedeli agiscono in base a questo dono, si generano e si costruiscono rapporti solidi non dettati da interessi; non ci si nasconde dentro uno schieramento; non si sopportano le divisioni e le lacerazioni, ma continuamente si offre una possibilità di vita nuova. Una comunità così diviene spettacolo agli uomini e segno evidente della presenza di Cristo risorto. Si diventa così interessanti e gli altri vogliono vedere come si vive tra noi.
Nel mese di maggio preghiamo insieme il Rosario, ritrovandoci nei luoghi dei nostri paesi. Non viviamolo come una tradizione nostalgica, ma come reale momento di comunione tra noi cristiani. Se possiamo uniamoci per il Rosario comunitario, anche quando non è in calendario nel mio paese, come anche salire a Motta alla cappella di sant′Ermagora al giovedì pomeriggio. Questo gesto unitario è possibile solo a partire dalla conoscenza e dall′esperienza dell′amore di Dio.
VITA DELLA COMUNITÁ
A Campodolcino
Il 27 aprile ci ha lasciati Daniela Scaramella e il 1 maggio celebriamo il battesimo di Nicolas Busato.
Oratorio Campodolcino
Ci troveremo sabato 7 maggio con tutti i bambini, ragazzi e giovani della comunità pastorale dalle 15.00 alle 17.00.
Esercizi spirituali
Un gruppo di aderenti a Comunione e liberazione è stato accolto in oratorio a Campodolcino dal 30 aprile al 1 maggio per tre giorni di esercizi spirituali.
Una comunità di suore Adoratrici del SS. Sacramento fondate da san Francesco Spinelli, visiterà la casa natale di san Luigi Guanella. Sono ospiti nell′ex asilo di Campodolcino il 1 e 2 maggio.
Catechismo
lunedì 2 maggio riprende il catechismo.
Don Adelin parteciperà all′ordinazione diaconale di due seminaristi guanelliani a Roma, domenica 8 maggio.
VISITA e BENEDIZIONE alle FAMIGLIE di CAMPODOLCINO e di MADESIMO
Nel mese di maggio, noi sacerdoti, don Adelin, don Adriano e don Marco, visiteremo le famiglie e porteremo la benedizione del Signore nelle case.
Riflettendo con il consiglio pastorale sull′esperienza dello scorso anno, abbiamo stabilito gli orari che potrebbero permettere a noi sacerdoti di incontrare più famiglie.
Chi non potrà essere presente agli orari stabiliti, può concordare la visita con noi sacerdoti.
S. ROSARIO nel MESE di MAGGIO
Come tradizione lo pregheremo insieme.
A Campodolcino dal lunedì al venerdì alle ore 20.00, nei luoghi indicati nel calendario pubblicato all′interno.
A Fraciscio al giovedì in processione alle 20.00 alle cappelline del Ponte; alle Soste; a Mottala; alla grotta di Lourdes.
In caso di pioggia a Campodolcino e Fraciscio ci si trova nelle rispettive chiese parrocchiali.
Al giovedì a Motta nella cappellina dedicata a S. Ermagora alle ore 17.30 e a seguire la celebrazione della S. Messa.
Il 31 maggio chiusura comunitaria del mese dedicato a Maria.