GUERRA E PACE
I più attenti e sensibili si sono accorti di come la situazione e le relazioni tra i popoli stiano degenerando e deteriorando velocemente, anche per le guerre in corso. Si legifera in Europa per un pesante riarmo nelle nazioni dell′Unione europea. Non credo che ciò porterà alla pace, anche se c′è un famoso detto dell′Impero romano: "Se vuoi la pace preparati alla guerra!"
Ma vivevano così prima di conoscere e convertirsi a Gesù! Sono convinto che il riarmo produrrà nuove e laceranti divisioni insieme ad una maggior confusione.
Anche noi cristiani ci troviamo divisi, spesso parteggiando per la parte dei "buoni", decisa da una parte politica e presentata dalla potente macchina comunicativa (TV, giornali, radio, internet, social ecc.) anch′essa di una parte politica, ma soprattutto finanziaria ed economica. Ma raramente abbiamo un giudizio comune e condiviso. Vogliamo la pace, davvero? A quale prezzo?
Per aiutarci a capire qualcosa, ci possono essere utili queste affermazioni: "La condanna della Prima guerra mondiale come inutile strage da parte di Papa Benedetto XV assume nuovo valore a fronte delle potenzialità distruttrici delle armi di oggi. Papa Francesco non si stanca di ripetere che armarsi significa soltanto prepararsi alla guerra: mi auguro che questo monito sia tenuto presente da tutti i politici europei e da ogni persona. Anni fa, don Giussani affermava: La pace dipende dal fatto che l′uomo ammetta l′impossibilità di darsi la perfezione da se stesso, mentre riconosce il suo debito e dipendenza verso Dio (24 dicembre 2000). Credo che anche oggi siano tanti, e non solo tra i cattolici, a condividere ciò che dice Giussani: solo la coscienza di non essere noi i padroni della storia può aprire uno spiraglio realistico e profondo alla vera pace "(D. Prosperi).
Ecco il punto: oggi abbiamo perso la consapevolezza di non essere perfetti e di essere bisognosi dell′amore di Dio. La Quaresima ci ricorda il nostro essere peccatori e di come il peccato scaturisca dalla nostra struttura umana debole e fragile, sottoposta alle tentazioni del maligno. Non lo ammettiamo più perché non lo riconosciamo. Tutto intorno a noi ci dice che ce la facciamo e diventiamo sempre più individualisti perché in assenza di un reale rapporto con Dio sono solo con me stesso e in balia di me stesso.
Cominciamo da noi stessi e dalle nostre famiglie a proporre un′educazione che mi permetta di rendermi conto chi sono e di cosa mi circonda; di comprendere sé, gli altri e le loro situazioni. Invece stiamo proprio perdendo le caratteristiche basilari dell′umanità. Credo non sia difficile capire quale compito attende noi cristiani nel riportare un pò di umanità in questo nostro mondo, cominciando qui tra noi. Aiutiamoci nella comunità a vivere così. Innanzitutto con un rinnovato spirito di fede, fatto di preghiera, di ascolto, di carità, vissute nella speranza certa che solo Dio dona la pace.
SACRIFICI QUARESIMALI
Nei venerdì di Quaresima astinenza dalla carne. Si possono fare anche altre rinunce. Partecipiamo alla Via Crucis prima delle S. Messe feriali.
Preghiera del mattino ore 7.45 nelle chiese parrocchiali:
- a Madesimo il lunedì;
- a Campodolcino il martedì.
VITA DELLA COMUNITÁ
Catechesi per adulti e giovani
"LA FEDE" catechesi proposte da don Marco: 26 marzo e 9 aprile; 2 aprile testimonianze sulla vita di fede. Al mercoledì, ore 20.30 a Isola casa parrocchiale.
Centro del cuore
Campodolcino propone un incontro per conoscere, prevenire e curare i "valori" nel sangue (glicemia, trigliceridi, colesterolo ecc.). Giovedì 27 marzo ore 14.30
Gruppo caritativo
Si riunisce lunedì 31 marzo ore 20.30 in casa parrocchiale a Campodolcino. L′incontro è aperto a tutti coloro che sono sensibili e interessati ai temi più urgenti della vita nella nostra valle, in un confronto aperto.
VIA CRUCIS DI VALLE
Sui luoghi di Suor Maria Laura Venerdì 4 aprile ore 20.30 a Chiavenna insieme alle altre comunità cristiane. Ritrovo in via Poiatengo, luogo del martirio di suor Maria Laura. Partenza ore 19.45 dal sagrato della chiesa di Campodolcino.
IL CRISTIANO PROVVEDUTO, NON SPROVVEDUTO!
San Luigi Guanella, quasi al termine della sua vita terrena, ha avuto questa intuizione: proporre come opera di misericordia, la preghiera per i morenti. Fondò così la Pia unione transito S. Giuseppe. Questa è sparsa in tutto il mondo, associa migliaia di fedeli che quotidianamente pregano per intercessione di san Giuseppe, per coloro che si stanno accingendo al transito, cioè al passaggio con la morte, alla vita eterna. Uniamoci in quest′opera di misericordia associandosi alla Pia Unione. Per informazioni rivolgersi a don Marco.