28-02-2025
News dalla parrocchia 23-02-2025
Settimanale a cura di Don Marco
"VEDI DON, MOLTI DI NOI HANNO ABBANDONATO IL CRISTIANESIMO"
Mi confidava una amica. È un fatto inequivocabile e che fa soffrire molti tra noi. Ci chiediamo perché? Proviamo a riflettere insieme. Secondo me è perché non lo conoscono. Per conoscere bisogna partire dall′occasione che è più vicina, cominciare dalla tradizione, cioè da quello che mi è stato trasmesso. Tutti noi siamo cresciuti in una tradizione cristiana. Questa impostazione sperimentale dell′esperienza cristiana, è da recuperare superando il cristianesimo come regole o solo attività sociale a favore degli altri, perché la fede e il Signore c′entrano con tutta la vita. Forse molti di noi abbandonano la fede perché non riescono a cogliere questo legame tra Gesù conosciuto e magari anche amato, da bambini. Così il cristianesimo resta solo una serie di regole pesanti, o un impegno stancante a favore degli altri o resta astratto, lontano dalla vita.
Sicuramente ci si allontana perché non si vede più il desiderio di essere e di vivere come cristiani in noi adulti. Ma secondo voi un cristianesimo ridotto all′andare a Messa la domenica può interessare? No di certo! Infatti quando il ragazzo cresce e comincia a diventare consapevole, ciò che incide nella sua coscienza è "l′incoerenza ideale del padre" e della madre. Il richiamo religioso o alla serietà della vita ("Sei andato a Messa; hai detto le preghiere? vai al catechismo? Spesso ridotto al solo richiamo moralistico Hai fatto il bravo?") non passa o, addirittura, viene percepito come menzogna, se poi non c′entra mai con i discorsi che facciamo, con le parole che usiamo, con i giudizi che diamo, le valutazioni che si fanno, i motivi per cui si suggerisce di fare una scuola o un lavoro, di stare con certi compagni piuttosto che con altri. Cosa diciamo ai nostri figli, non a parole, ma con la vita: "Lavora, guadagna, divertiti". Ma questo non è mentalità e cultura cristiana! Insomma, se i criteri che adottiamo nel dialogo quotidiano o per la serietà del vivere prescindono dal richiamo religioso cosa possiamo aspettarci? Imponiamo regole che poi, appena si può, si abbandonano; proponiamo uno stile di vita che è povero di ideali e perciò non interessa.
Perché il giovane nell′età formativa, vale a dire dopo i dieci-undici anni, è un essere ingenuamente, ma estremamente razionale, ed è molto colpito da quella che ho chiamato incoerenza ideale. Noi siamo tutti fragili, perché siamo tutti poveri uomini, ed essendo tutti poveri uomini sbagliamo tutti, anzi, secondo la dottrina cristiana, è impossibile che noi passiamo tanto tempo senza sbagliare gravemente e anche, in fondo in fondo a tutte le nostre azioni, c′è una sproporzione con l′ideale, cioè siamo pieni di imperfezioni. Ma l′incoerenza morale non è un problema per i figli. L′incoerenza morale è come se fosse inevitabile, ma l′incoerenza ideale, cioè riconoscere una verità e poi almeno come discorso non usarla, non tirar fuori i criteri di lì, è segno di grave superficialità, o, peggio ancora, di un atteggiamento mentitore nella vita.

VITA DELLA COMUNITÁ

Giubileo al santuario della Santissima Trinità Misericordia di Maccio (Co)

24 maggio. Aperto a tutti.
Per le iscrizioni rivolgersi a don Marco. Sono rimasti 3 posti.

Catechismo 26 febbraio
- Campodolcino ore 14.30
- Madesimo ore 17.00

Gruppo medie e superiori
Oratorio Campodolcino 28 febbraio ore 20.30

Carnevale in oratorio
Campodolcino 2 marzo dalle ore 14.30

Mercoledì delle ceneri
Inizio Quaresima 5 marzo.
In Quaresima vivremo la catechesi per adulti e giovani ogni mercoledì dal 12 marzo al 9 aprile; le 40 ore di adorazione dal 25 al 27 marzo.

ANNOTO E FACCIO NOTARE
Nelle chiese di Campodolcino e Madesimo si trovano buoni libri e anche riviste.
Sono a disposizione perché rispondono alle nostre domande e al bisogno di continua formazione cristiana.
Restano però negli scaffali. Riprendiamo la buona abitudine di nutrirci con buone letture!

IL CRISTIANO PROVVEDUTO, NON SPROVVEDUTO!
Conosciamo don Federico e la sua casa di accoglienza a Prata. Ora si stà molto impegnando per condividere le fatiche della ludopatia. Perciò segnaliamo questa iniziativa per chi ne avesse bisogno o volesse aiutarlo.