A PROPOSITO DEL PRESEPIO VIVENTE E SILENZIO
Dopo qualche peripezia e inevitabili fatiche organizzative, sabato 21 dicembre abbiamo rappresentato il presepio vivente nella chiesa di Campodolcino.
Tanta, veramente tanta partecipazione di bambini, famigliari e membri della comunità tutta. Da Madesimo, Fraciscio, Isola, Pianazzo e Campodolcino.
Interessante già questa prima annotazione. I diversi momenti di prove hanno permesso ai bambini coinvolti di sapere cosa facevano, il senso della rappresentazione, come muoversi e così non ridurre la rappresentazione a uno "spettacolino di Natale". Posso dire che ci hanno coinvolto in quanto accaduto 2000 anni fa. Come faccio a dirlo? Semplice.
Alla presenza di tanti adulti c′è stato un inaspettato, ma desiderato, silenzio partecipato. L′emozione se non la commozione vista sui volti degli adulti, la compostezza dei bambini e la loro serietà, i testi che accompagnavano le diverse scene rappresentate, l′uso delle luci, i costumi, il coordinamento non spiegano quanto accaduto.
Nessuno aveva il telefonino in mano per fare foto; nessun applauso; solo silenzio. Un silenzio stupito. Già lo stupore che si prova quando si è davanti o partecipi di qualcosa di più grande di noi che ci riempie il cuore di gioia. Davanti ad un bel paesaggio; davanti al proprio figlio appena nato; dopo l′ascolto di una bella musica; davanti ciascuno faccia riferimento ai suoi momenti di stupore. Mi collego ad un episodio tratto dalla storia del profeta Elia: fu detto a Elia: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore.
Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento.
Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l′udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all′ingresso della caverna. Ed ecco, sentì la voce di Dio."
Quando al termine di un′esperienza si resta profondamente in silenzio, senza parole, cioè incapaci di esprimere quanto vissuto, forse è accaduto quanto è impensabile, impossibile: l′incontro con Dio. Riprendiamo con coraggio la riflessione sugli avvenimenti della vita. Il presepio vivente è stato un gesto semplice, piccolo, ma ci ha lasciati stupiti. Non abbiamo reagito come in altre occasioni, vedendo i propri figli, con l′emozione un pò scomposta o sguaiata, ma col silenzio riverente.
VITA DELLA COMUNITÁ
Martedì 7 gennaio abbiamo accompagnato all′incontro con il Padre, Luigi Susat a Campodolcino e Lucia Benedditis a Fraciscio.
Giubileo 2025 a Roma con il nostro vescovo Oscar
La diocesi propone di partecipare al Giubileo dal 18 al 21 settembre 2025. Ci uniremo come vicariato della valle. Costo 550 euro. Iscrizione e informazioni presso don Marco. È possibile ancora iscriversi.
Giubileo in diocesi
Un buon numero di parrocchiani si recherà a Roma col nostro vescovo a settembre, ma proponiamo un pellegrinaggio in una chiesa giubilare diocesana, nella prossima primavera.
Sarà un pellegrinaggio in giornata. Ci sono già diversi partecipanti. Per le iscrizioni rivolgersi a don Marco.
S. Messa con Radio Maria
Lunedì 13 gennaio a Campodolcino ore 7.30.
Tutti siamo invitati a partecipare (Celebreremo anche la S. Messa alle 18.00 in cappellina).
Gruppo caritativo
Incontro lunedì 13 gennaio ore 20.30 casa parrocchiale Campodolcino.
Festa di Sant′Antonio A Campodolcino
17 gennaio ore 18.00 S. Messa nella cappellina del Muvis.
San Sebastiano a Fraciscio
20 gennaio ore 20.00 S. Messa.
RIPRENDE IL CATECHISMO
Mercoledì 15 gennaio
- ore 14.30 in chiesa a Campodolcino
- ore 17.00 alla S. Messa di Madesimo
ai due momenti si può partecipare liberamente.
IL CRISTIANO PROVVEDUTO, NON SPROVVEDUTO!
"Oggi il pericolo più brutto è l′ideologia del gender, che annulla le differenze. Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l′umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda "tensione". Io ricordo di aver letto un romanzo dell′inizio del Novecento, scritto dal figlio dell′Arcivescovo di Canterbury: Il padrone del mondo. Il romanzo parla del futuribile ed è profetico, perché fa vedere questa tendenza di cancellare tutte le differenze. È interessante leggerlo, se avete tempo leggetelo, perché lì ci sono questi problemi di oggi; "è stato un profeta quell′uomo". (Papa Francesco ai partecipanti al Convegno internazionale di antropologia, 1 marzo 2024). Aggiungo a queste chiare parole di Papa Francesco, di non pensare che la nostra valle sia esente da questa ideologia. Essa è già entrata nelle scuole.