23-11-2024
News dalla parrocchia 24-11-2024
Settimanale a cura di Don Marco
Pilato disse a Gesù: "Tu sei re?. Rispose Gesù: Tu lo dici io sono re. Per questo sono nato e venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità.
Chiunque è dalla verità, ascoltala mia voce".


Pilato può rappresentare ognuno di noi. Lui pone delle domande a Gesù per accertarsi, in qualità di procuratore Romano, della validità delle accuse mosse contro Gesù per poi decidere se condannarlo o meno.
Ponendo queste domande incontra un uomo che lo lascia perplesso. Infatti incalza Gesù con delle domande ulteriori. Non è sicuro di chi ha di fronte. Qualcosa gli sfugge eppure intuisce che qualcosa di unico traspare dall′uomo di Nazaret. Sorgono dubbi, perplessità e ulteriori domande.
Fino a quella decisiva: Tu sei re? Ma quando Gesù fa cenno alla verità, Pilato indietreggia, non accetta di stare di fronte alla Verità. Non è così anche per noi? Dubbi, perplessità che raramente si trasformano in domande che attendono la verità. Infatti il dubbio non si apre alla verità ma rende scettici e incapaci di agire; invece la domanda apre alla possibilità di una risposta e di accettare la risposta.
Spesso mi è capitato e capita che nel dialogo con le persone emerga la posizione, molto diffusa, riguardo ai dubbi di fede. Già ammetterli di averli è una gran cosa. Ma da dove nasce il dubbio di fede? Spesso dalla delusione quando le cose non sono come vorremmo. "Ho pregato, ho chiesto, ma Dio non mi ha dato o non mi ha risposto". Già, come volevi tu.
Oppure nasce dalla posizione di chi crede soltanto a quel che vede o che è provato scientificamente. Questa posizione conduce al cinismo e quindi porta allo scetticismo.
Cosa ci può aiutare? Non dare spazio al dubbio, ma guardare alle situazioni come un problema che nella sua etimologia greca ci indica l′atteggiamento fondamentale: la parola problema indica infatti un porsi davanti agli occhi qualcosa. Significa affrontare innanzitutto le situazioni e i dubbi di fede, con l′atteggiamento dei bambini, con un′ipotesi positiva che poi si verifica, invece di partire subito con la negatività, l′incertezza.
Spesso riguardo alla fede non si fa così. O si lascia perdere, oppure si teme di affrontare il problema per paura che mi venga chiesto qualcosa in più. Ora che iniziamo l′Avvento diamo spazio a questi aspetti della vita senza paura o timore o vergogna. Dio che si è fatto carne, Dio che è nato per noi è sempre disponibile verso chi lo cerca con cuore sincero.

GIUBILEO 2025 CON IL NOSTRO VESCOVO OSCAR
La diocesi propone di partecipare al Giubileo dal 18 al 21 settembre 2025. Ci uniremo come vicariato della valle. Costo 550 euro. Iscrizione e informazioni presso don Marco entro il 31 dicembre.

VITA DELLA COMUNITÁ

Centro del cuore

Si riapre il a Campodolcino giovedì 28 alle ore 14.00.
Grazie ad un rinnovato gruppo di persone sensibili e disponibili, a seguito degli incontri del Gruppo caritativo e con la fattiva partecipazione del Comune di Campodolcino, riapriremo il Centro del cuore che negli anni scorsi è stato un punto di riferimento significativo per la comunità intera. La novità è che non sarà rivolto solo agli anziani, ma a tutti coloro che desiderano un luogo di incontro, di amicizia.

Avvento 2024
Anche quest′anno l′Avvento si caratterizza per alcune proposte significative:
- 4 catechesi per gli adulti con a tema la carità (al mercoledì, con inizio il 27. Ore 20.30 a Isola)
- la solidarietà a favore di don Federico e la casa di accoglienza di Prata alle S. Messe della festa dell′Immacolata; delle opere guanelliane in India con l′offerta dei panettoni solidali sabato 14 e domenica 15 dicembre (i panettoni sono già disponibili in casa parrocchiale).
È disponibile in chiesa un foglietto che presenta queste proposte.

A PROPOSITO DI TASSE
Mi ha colpito la notizia che il 25% dei lavoratori e contribuenti italiani non paga le tasse (chi lavora sempre in nero e gli evasori sul reddito). È una percentuale molto alta! Ed è significativo di una abitudine culturale diffusa, molto diffusa. Pagare le tasse (si può discutere se siano eque, se vengano spese tutte per noi cittadini ecc.) significa affidare allo Stato la gestione e l′offerta dei servizi che riteniamo essenziali per la vita (educazione, salute, strade, sicurezza pubblica ecc.). Chi non paga le tasse usufruisce lo stesso di questi servizi che però qualcun altro paga per loro, per gli evasori. Questa abitudine è diseducativa perché porta a non interessarsi del bene comune.