NEL VANGELO DI QUESTA DOMENICA un′umanità rinata dall′incontro con Gesù
Dio creatore e redentore non conosce altro metodo per far crescere l′uomo se non quello di proporgli una presenza da seguire. Come si narra nei Vangeli: "Gesù, vedendo che lo seguivano, disse: "Che cercate?". Gli risposero: "Maestro, dove abiti?". Disse loro: "Venite a vedere" (Gv 1,38- 39). Perché l′uomo veramente possa diventare saggio, capace di volere, libero, perché l′uomo diventi una vera personalità, quella per cui Dio l′ha creato, la grande regola è seguire un Altro. Non c′è strada, non c′è sforzo intellettuale né scaltrezza che abbia il valore di questa direttiva. Padre Rousselot scrisse: "Il cristianesimo è fondato su un fatto, il fatto di Gesù, la vita terrena di Gesù. E i cristiani sono, anche oggi, quelli che credono che Gesù vive ancora. È questa l′originalità fondamentale della religione cristiana". Un fatto è un criterio alla portata di chiunque. Un fatto si può incontrare, nel fatto ci si può imbattere, purché ci si sia messi nelle condizioni di vederlo. Come potremo dunque afferrare il fatto di Cristo? L′incontro con l′avvenimento cristiano è da duemila anni l′incontro con un fenomeno umano (un uomo, una compagnia di persone, la comunità che è la Chiesa) nel quale la passione per la propria umanità e per quella degli altri, a partire dai propri figli ed amici e l′apertura alla realtà risultano stranamente desti. Tale passione è continuamente ridestata da qualcosa che non è esito di pensieri o di particolari filosofie. I primi due che seguirono Gesù sulle rive del fiume Giordano sono i primi protagonisti, dopo Maria, di una misteriosa riconquista dell′umano: essi sono stati i primi protagonisti dell′incontro con Cristo, con una presenza eccezionale nella storia. Nel Vangelo in cui Giovanni fissa dopo tanti anni il suo ricordo di quel giorno, l′incontro con Gesù presso il Giordano, l′averlo seguito dopo le strane parole del Battista che Lo indicava, la sosta a casa sua dopo che alla loro domanda Egli semplicemente aveva risposto venite e vedete, sono appena descritti. Eppure, come riconosce F. Mauriac in una pagina della sua Vita di Gesù, quell′episodio resta il punto più commovente del Vangelo. Infatti, si narra di un incontro, preciso, storico (se ne ricorda l′ora, le quattro del pomeriggio!) eppure nell′appunto che il discepolo detta nel Vangelo quasi tutto è lasciato implicito. Tale implicito possiamo ben immaginarlo, visto come in seguito è divenuto esplicito e ne è stata cambiata la vita di quei due pescatori, ma già la loro umanità e il loro cuore in quel primo decisivo incontro saranno stati percossi da un presentimento, da una iniziale ma netta evidenza: come quell′uomo non aveva mai parlato loro nessuno, come Lui non avevano mai incontrato nessuno. Dopo tanti anni, tutta l′eccezionalità di quell′incontro restava intatta agli occhi dell′anziano evangelista. Il loro cuore, quel giorno, si era imbattuto in una presenza che corrispondeva inaspettatamente ed evidentemente al desiderio di verità, di bellezza, di giustizia che costituiva la loro umanità semplice e non presuntuosa. Da allora, seppur tradendolo e fraintendendo mille volte, non l′avrebbero più abbandonato, diventando suoi. Da subito quella Presenza aveva immesso nella loro vita un′urgenza di cambiamento, di compimento della propria umanità, così potente che la storia sarebbe mutata per la loro azione e la santità sarebbe entrata nel mondo come inimmaginata esperienza di purità e fecondità umana. Abbiamo bisogno di riscoprire e recuperare questa umanità! Non possiamo solo lamentarci o accampare pretese. Questi atteggiamenti non cambieranno nulla. Solo delle persone cambiate dall′incontro con Cristo, solo da umanità risvegliate dall′incontro con Cristo sono la speranza per il mondo e per la nostra valle. Lo sottolineo perché mi sto rendendo conto di come un atteggiamento di chiusura sia sempre più evidente nelle nostre comunità civili e a noi cristiani è proprio chiesto di proporci in modo nuovo grazie alla fede in Gesù vivo ed incontrato.
VITA DELLA COMUNITÁ
- I nostri defunti: mercoledì 3 gennaio è morta Luciana Nella Della Morte a Campodolcino; il funerale è stato il 5 gennaio. Giancarlo Rossi è morto a Madesimo lunedì 9 e abbiamo celebrato il funerale martedì 10.
- S. Messa in onore di S. Antonio al MUVIS di Campodolcino, mercoledì 17 gennaio ore 18.00
- S. Messa in onore di san Sebastiano a Fraciscio, sabato 20 gennaio, ore 20.00
- Don Marco sarà assente dal 15 al 16 gennaio per partecipare all′incontro dei parroci guanelliani.
- 459 euro raccolti alla tombolata di Campodolcino
- Per il restauro della Madonna del Vendulèe raccolti a Campodolcino finora quasi 1.000 euro
- Battesimo ortodosso. Come consuetudine, venerdì 19 gennaio commemorazione del Battesimo di Gesù con i fratelli ortodossi presso La sorgente di Madesimo dalle ore 17.00
ORATORIO APERTO a Campodolcino
- Al mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 lavoretti e laboratori con Barbara Guanella
- Sabato 27 gennaio dalle ore 14.30
CATECHISMO
da domenica 14 gennaio e ogni domenica fino all11 febbraio è disponibile nelle chiese di Campodolcino, Madesimo e Fraciscio il materiale per proseguire il catechismo nelle famiglie come spiegato negli incontri con i genitori. Il materiale sarà predisposto con il nome di ogni bambino/a che segue il catechismo.