24-09-2021
"Addio Madesimo, o forse arrivederci..."
Addio Madesimo, a me caro fin dall′estate 1977, quando, insieme ad altri miei compagni di Seminario, vi trascorsi due settimane di esperienze di pastorale dei ragazzi.
Di quel periodo ricordo ancora la vita comune, scandita dalla meditazione condivisa, la Liturgia delle Ore, la Messa, i giochi per i ragazzi, le passeggiate agli Andossi o guardando il lago, l′incanto dei canestri, le riunioni serali intorno al fuoco, animate da uno di noi. Ricordo perfino i pizzoccheri, preparati dalla signora Gina, la fedele domestica del parroco, don Ernesto, recentemente scomparso.
Di quell′esperienza lui era senz′altro il faro, coadiuvato dal "Vice", don Gian Paolo Valsecchi, nostro ex professore di Diritto Canonico in Seminario, così chiamato perché ne era il vice rettore.
Momento culminante era il pellegrinaggio notturno alla cara Madonna d′Europa a Motta con la Messa di mezzanotte.
Di questi due anni, invece, ricorderò in particolare gli incontri di catechismo con i bambini, la Processione della Festa patronale, il rinnovo del Consiglio per gli Affari Economici" e gli "aperitivi" con la Corale parrocchiale (belle le Messe "cantate"...).
Questa altitudine, però, a lungo andare, può risultare dannosa, per uno che non è nato qui. E infatti la mia salute ne ha risentito.
In questi due anni mi sono dato da fare, e ne è valsa la pena. Ho sempre cercato di fare del mio meglio e non ho rimpianti.
Madesimo, sarai sempre parte della mia vita, ma ora guardo avanti. Per questo ti dico addio; un addio senza clamore, sperando che possa essere un arrivederci.